Il Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione del 15/10/1999 (Norme relative alla punzonatura ed alle iscrizioni sui recipienti per gas compressi, liquefatti o disciolti) stabilisce quali debbano essere le iscrizioni e come queste debbano essere realizzate sulle ogive delle bombole.

Focalizzando l'attenzione sulla destinazione d'uso, le bombole possono riportare o il nome del gas/miscela per esteso (comprensivo eventualmente del numero UN) o più genericamente adottare la classificazione prevista dalla norma ADR (Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road).

L'ADR prevede per i gas compressi, liquefatti e disciolti la cosiddetta Istruzione di Imballaggio P200, che per i gas compressi elenca il codice di classificazione di ogni gas (1A, 1O, ...) e la periodicità delle verifiche; per i gas liquefatti e disciolti anche la pressione di collaudo e il grado di riempimento.

Esempi di punzonatura su bombola:

1° A - 1° O: bombola che può contenere gas compressi asfissianti, ossidanti o combinazioni (O2, N2, Ar, He, Mix Inerti e Mix Ossidanti)

2° A - 2° O: bombola che può contenere gas liquefatti sotto pressione asfissianti, ossidanti o combinazioni (CO2, N2O)

1° F: bombola che può contenere gas compressi infiammabili (H2, CH4, Mix Infiammabili)

1° T: bombola che può contenere gas tossici (CO)

4° F: bombola che può contenere gas disciolti infiammabili (C2H2)

Solo per completezza, esiste anche l'Istruzione di Imballaggio P203 che riguarda i gas liquefatti refrigerati in cui è presente sempre l'elenco dei gas col codice ONU e il relativo codice di classificazione (3O, 3F, ...).

Come ulteriore nota aggiuntiva, sulle auto cisterne sono presenti anche i cosiddetti Kemler Code che sono dei codici internazionali che identificano il tipo di materia trasportata ed il tipo di pericolosità della stessa. In caso di incidente, la tempestiva comunicazione ai Vigili del Fuoco dei numeri riportati sul pannello, consente di stabilire rapidamente le modalità del tipo di intervento.